Figure epiche

Sabato 16 e domenica 17 marzo, anzichĂŠ andare a seminare fagioli e fare ancora un po’ di legna (che sarebbe il caso, la stagione incombe), sarò ad Orani a parlare di illustrazione editoriale agli iscritti al laboratorio Bella figura!, commissionato e ospitato dal Museo Nivola.

Nel modulo di iscrizione online ho esposto i contenuti e obiettivi con queste parole:

Cos’è l’illustrazione editoriale? E cosa vuol dire fare illustrazione editoriale qui, oggi? Occorre “saper disegnare”, per farla? Bisogna essere un po’ “artisti”?
Quanto (e quando) è importante che un testo sia “illustrato”?
Durante il laboratorio Bella figura! parleremo della sostanziale inutilità dell’illustrazione editoriale e di come la cosiddetta creatività, lungi dall’essere uno strumento di elevazione intellettuale, non sia altro che un abbaglio indotto dal sistema capitalistico. En passant, parleremo anche di arte, artisti e opere d’arte e di quanto convenga starne lontani per vivere felici.
Ai partecipanti sarĂ  proposto, a titolo sperimentale, di concepire due illustrazioni per un articolo pubblicato sul sito della rivista Internazionale.

Meglio dire subito che non so rispondere alle domande qua sopra (cos’è l’illustrazione ecc.).
Però di illustrazione editoriale negli ultimi vent’anni ne ho fatta una quantitĂ , qualunque cosa sia, e credo di averne pure imbroccata qualcuna, ogni tanto.
Ad esempio anni fa, per tramite del radioso studio Tuna Bites di Bologna, ho disegnato una serie di figurine per un’antologia in tre volumi edita dalla Zanichelli. Dovendo proporre un’immagine per il laboratorio di Orani, ho pensato di usarne alcune, opportunamente ritoccate.
Le figurine originali andavano a comporre
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